Con una tradizione nella creazione di uniformi senza tempo che riflettono tradizione e stile, i produttori di maglie da calcio personalizzate Healy equipaggiano le squadre con maglie da calcio classiche e maglie da calcio vintage di alta qualità da decenni. La differenza tra le due razze non era solo di stile, ma di visione della vita: i primi erano figli del giorno, e siccome era domenica venivano vestiti da domenica; i secondi erano figli del luogo, e siccome era campo sportivo venivano vestiti sportivi. I primi si presentavano col cravattone al collo e un nodo rozzo appena allentato in gola, gli occhi e la pancia pieni di ragù, garze paonazze, come da noi si chiamavano le sottoguance, e portavano un giornale da infilare sotto le chiappe per non arrighirnarsi (sporcarsi) l’abito buono della domenica. L’Estonia riguadagnò l’indipendenza il 20 agosto 1991. La prima partita (non riconosciuta dalla FIFA) della nazional estone dopo questo evento risale al 15 novembre 1991, nella Coppa del Baltico contro la Lituania, mentre la prima partita ufficiale, un’amichevole, fu giocata allo stadio Kadriorg di Tallinn contro la Slovenia il 3 giugno 1992 e terminò con il risultato di 1-1. Questa la squadra estone scesa in campo sotto la guida dell’allenatore Uno Piir: Mart Poom, Urmas Hepner, Igor Prins, Urmas Kaljend, Meelis Lindmaa, Toomas Kallaste, Tarmo Linnumäe, Indro Olumets, Martin Reim, Sergei Ratnikov, Risto Kallaste, Viktor Alonen, Urmas Kirs, Marko Kristal e Aleksandr Puštov.
In questo senso, il video di presentazione della prima maglia, girato di fronte a Manatthan e sotto un cielo plumbeo, ha creato uno strano contrasto tra passato e futuro, che poi è lo stesso che sembra vivere la squadra di Montella al momento. Da segnalare un’ex gemellaggio con gli ultras della Lucchese durato dalla fine degli anni 80 fino alla metà degli anni 90, al momento non si hanno rapporti definiti ma alcune amicizie personali sono durate negli anni. Le maglie erano prodotte dalla Kappa, il Maglificio Calzificio Torinese, il cui proprietario Maurizio Vitale aveva nominato il giovane Boglione responsabile del marketing della Kappa. C’è poi anche una speciale quarta maglia, molto fantasiosa, realizzata da Kappa su base nera. Ciò che rende davvero speciale questa maglia è il nastro di alta qualità nel collo. Non si tratta in questo caso di una maglia associata a vittorie ma, è innegabile, resta una divisa entrata nella storia e di un perfetto esempio di valorizzazione della cultura popolare di un Paese.
In avvio di campionato il Catania totalizza ben 8 vittorie in 12 gare casalinghe. Catania · Fanfulla · Decisivo il giovane Salvatore Burrai, che risponde per due volte alla doppietta di Riccardo Allegretti, capitano dei giuliani, festeggiando anche la sua prima doppietta in carriera, facendo retrocedere una Triestina ormai allo sbando per i noti problemi societari che l’hanno portata al fallimento nel campionato in corso. Il mio orizzonte calcistico è assai limitato nel tempo e nel luogo: per me il calcio-scommesse è la birra in palio che scommettevamo da ragazzi prima di giocare (io preferivo l’aranciata, ma non potevo dirlo perché mi avrebbero considerato ricchione). L’incredibile stagione fatta fin lì dai catalani desta scalpore in tutto il mondo, con tifosi, opinionisti e giornalisti che vedono nel Girona un possibile nuovo miracolo sportivo come successo al Leicester City nel 2016. Dopo un 3-0 all’Alaves e un pareggio sul campo del Betis Siviglia, il 3 gennaio 2024 il Girona batte 4-3 l’Atletico Madrid in una delle partite più belle e spettacolari dell’anno, con Valery, Savio e Blind che segnano per i catalani, rimontati poi dalla tripletta Alvaro Morata prima del sigillo finale di Ivan Martin. Tale versione dei fatti, però, non è riconosciuta dalla FIFA.
Tre Fiori proposero il suo tesseramento per i preliminari di Champions League, che però venne rifiutato dalla Federazione poiché considerato lesivo nei confronti del movimento calcistico sammarinese. Lo sportivo, invece, si vestiva come se dovesse scendere lui in campo, con tuta o maglietta, scarpette, a volte la visiera e, nei mesi caldi, pantaloncini, canottiera e zoccoli. L’adozione non sempre riusciva, a volte perché si scopriva un cambiamento continuo di padri putativi, a volte perché il figlio adottivo era più alto del padre. Ma se la partita era gratis, la seguiva anche la nonna. C’erano poi i monomaniaci che seguivano un solo giocatore, siti maglie calcio affidabili su cui riversavano tutto l’amore e l’odio accumulato nella partita e forse nella vita. Durante la partita i tifosi si distinguevano in ulteriori etnie: i fideisti, sempre entusiasti, con sirene, striscioni e cori; non vedevano quasi per niente la partita perché erano rivolti con le spalle al campo per orchestrare il tifo e vigilare sui disfattisti, altra etnia che veniva alla partita solo per tirare i piedi, esprimere tragici presentimenti (iosce nan me la ved’ boun, oggi non me la vedo bene). Ma non è tutto, perché il Bloke core trend 2023 è molto più versatile di quanto si possa pensare.